Il 15 ottobre 2020 gli infermieri si ritrovano a Roma in due piazze, Piazza Monte Citorio e Piazza del Popolo, per una manifestazione che ha avuto un grande impatto mediatico. La manifestazione degli infermieri non ha avuto lo scopo di protestare contro il Governo ma quello di ricordare gli impegni presi dalla politica durante i duri mesi della pandemia. Era il 25 marzo 2020 quando il Presidente del Consiglio prese pubblicamente un impegno con gli infermieri davanti all'assemblea legislativa.
Gli infermieri con questa manifestazione rivendicano condizioni lavorative migliori attraverso un'area autonoma di contrattazione, l'aumento dell'indennità professionale specifica, l'adeguamento degli organici attraverso assunzioni di infermieri e figure di supporto, la rimozione del limite di incremento dei fondi contrattuali, pari dignità tra le professioni sanitarie ed uguaglianza di trattamento nell'accesso alla libera professione.
Piazza del Popolo è stata la più affollata (per ragioni di capienza). Qui la manifestazione ha avuto un impatto più emotivo portando in questa piazza i vissuti e i sacrifici degli infermieri durante il periodo della pandemia.
In Piazza Monte Citorio, invece, si manifestava per ragioni politico-contrattuali rivendicando il diritto a condizioni di lavoro migliori. In questa piazza si sono susseguiti gli interventi di politici di tutti gli schieramenti. Infatti sono intervenuti, tra gli altri, l'on. Elena Carnevali componente commissione affari sociali, l'on. Rita Polverini, l'ex Ministro della salute l'on. Giulia Grillo, il Viceministro alla salute Pierpaolo Sileri.
Interessante l'intervento di quest'ultimo che ha sottolineato la pochezza degli stipendi degli infermieri che causa, tra le altre cose, la fuga degli stessi verso altri paesi ed ha preso l'impegno di adoperarsi affinché aumentino gli stipendi degli infermieri per valorizzare la professione e avvicinarci sempre più alla media europea e di estendere l'intramoenia agli infermieri.
Staremo a vedere...
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